
È partito lunedì 1°ottobre scorso il nuovo regolamento sul riscaldamento domestico che vieta agli abitanti dell’Emilia Romagna di accendere camini e stufe a pellet o a legna. Il divieto riguarda soltanto i comuni che si trovino a un’altezza inferiore ai 300 metri. Molti, in effetti.
Questo divieto, di fatto, mira a impedire che stufe e caminetti vengano accesi là dove non ce n’è bisogno e l’obiettivo è evidentemente quello di combattere l’inquinamento, un problema sempre più imperante nell’Italia del centro nord, che aumenta nei mesi invernali a causa del riscaldamento.
Tuttavia, laddove l’impianto di riscaldamento è considerato adeguato, è possibile accendere la propria stufa o il proprio caminetto e non tenere conto di questo divieto.
- se il caminetto o la stufa è l’unico mezzo di riscaldamento domestico;
- se l’impianto è certificato almeno 2 stelle (dal 2019 la restrizione passerà a impianti certificati con almeno 3 stelle).
Quello che viene richiesto, in sintesi, è di riscaldare gli ambienti di casa ricordandosi anche del mondo che c’è fuori e di dotarsi di impianti certificati, in grado di ridurre al minimo le emissioni.
Noi di Pellet1 vi diciamo di più: stufe e caminetti certificati non bastano per rispettare l’ambiente! Occorre fare una manutenzione costante (come vi spiegavamo qui) e acquistare pellet certificato della migliore qualità (come ne trovate qui).
Insomma, la regione Emilia Romagna non vuole farci svernare al freddo, bensì sensibilizzare noi cittadini ad un uso consapevole e responsabile dell’energia. Non potremmo essere più d’accordo, e voi?
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