
Il costo del pellet è un tema molto caldo per le (ormai tantissime) famiglie che decidono di affidarsi al pellet come combustibile per riscaldare case e condomini, senza dimenticare chi lo utilizza per scopi professionali come uffici, forni, pizzerie oppure i tanti centri sportivi che scaldano campi e piscine tramite vere e proprie centrali termiche alimentate a pellet.
Per rispondere alla domanda, noi di Pellet 1 partiamo dai dati che raccogliamo ogni giorno dal nostro punto di vista privilegiato.
Infatti, uno dei vantaggi nel trovarsi tra l’incudine ed il martello – cioè tra produttore e consumatore – è certamente quello di vivere a 360 gradi le logiche di chi vende (produttore) e di chi acquista (consumatore).
Questo ci dà la possibilità di analizzare l’evoluzione dei costi del pellet, stagione dopo stagione.
Ricordiamo tutti con nostalgia i tempi in cui si poteva acquistare pellet della miglior qualità a soli 3,00 €/sacco; in parte perché non era ancora arrivata l’imposta IVA sui nostri pellet ma, soprattutto, perché il mercato in quella fase stava ancora muovendo i primi passi e il pellet era sconosciuto ai più.
È bastato poco tempo per capire che quello scarto di lavorazione del legno poteva diventare una grande risorsa e, dopo pochi anni, ci troviamo oggi a dover gestire una richiesta sempre maggiore di questi piccoli cilindretti, a fronte di disponibilità ormai insufficienti a coprire il fabbisogno italiano.
È questo che giustifica un continuo aumento dei prezzi?
La risposta è… Solo in parte!
Abbiamo analizzato i dati in nostro possesso e i prezzi di tanti produttori con cui abbiamo collaborato ed insieme ad alcuni di loro li abbiamo studiati e comparati anno dopo anno, prestagionale dopo prestagionale e si è giunti alla conclusione che le maggiori cause dell’aumento del prezzo del pellet siano una somma di diversi fattori:
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Aumento del fabbisogno generale (l’Italia insieme alla Gran Bretagna è tra i primi consumatori europei);
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Sviluppo di tecnologie sempre migliori (ultima tra queste quella HD);
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Maggiore tassazione;
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Certificazioni sempre più stringenti (ENPLUS A1).
Siamo comunque tutti concordi nell’affermare che ad oggi la qualità di tutta la filiera inerente alla produzione e la combustione del pellet ha fatto passi migliorativi importanti; basti solo pensare alle stufe di ultima generazione che riducono le emissioni fino all’80 % in meno.
Noi di Pellet 1 continuiamo a vigilare con attenzione alla ricerca costante di prodotti che possano offrire ad i nostri clienti il miglior rapporto qualità/prezzo, senza rinunciare alla qualità ed alla certificazione EN PLUS A1.
Affidandosi a professionisti seri e competenti, risparmiare acquistando prodotti di Prima Qualità si può!