COME SCEGLIERE IL PELLET MIGLIORE IN BASE AL RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO?

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Ormai lo sappiamo, le stufe a pellet sono sempre più diffuse in Italia. Le agevolazioni, che siano sotto forma di detrazioni fiscali o incentivi veri e propri, sulle stufe hanno dato una spinta propulsiva alla loro diffusione che continua inarrestabile.

Come si sceglie, però, il pellet con il giusto rapporto qualità-prezzo?

Innanzitutto, la qualità di un prodotto va sempre determinata in base alle caratteristiche, che devono essere sempre riportate sull’etichetta. La chiave per capirne la qualità sta in due valori riportati in etichetta: il potere calorifico, cioè l’energia termica che una data quantità del pellet riesce a dare, con un valore che dovrebbe andare da 4,5 a 5,5 kWh/kg (e ovviamente è meglio scegliere quello più alto). Nel caso di Pellet 1 il valore va da min 4,9 – max 5,3. Il secondo indicatore è il residuo di cenere, correlato al potere calorifico e che determina anche quanto il pellet in questione sporcherà la stufa: tale valore deve essere minore dell’1% (nel caso di Pellet 1 è solo 0.3%).
In questi due numeri ci sono le caratteristiche principali di un dato pellet, che dipendono da come è lavorato e dal tipo di legno da cui è ricavato: l’abete per esempio, assicura prestazioni elevate.
Insomma quando si acquista il pellet occorre cercare il giusto equilibrio tra caratteristiche e prezzo!

Riassumendo la classificazione del pellet in base alla qualità:

Il marchio europeo ENplus divide i prodotti in 3 categorie a seconda delle caratteristiche chimico-fisiche del pellet:
– A1: pellet di prima categoria, il più pregiato (certificazione che possiede Pellet 1)
– A2: pellet di seconda categoria, è di media qualità
– B: pellet di terza categoria, è il più scadente adatto solo per usi industriali

Per essere sicuri che il pellet sia davvero certificato non basta il marchio: deve sempre essere accompagnato da un numero identificativo dell’azienda, altrimenti non ha alcuna validità. Il numero è formato da due lettere che indicano il paese di provenienza (es. IT per Italia) e da tre cifre, come vi abbiamo spiegato qui più nel dettaglio.
Il nostro pellet possiede inoltre: la certificazione HD+, garanzia di una combustione efficiente e certifica anche alta qualità di lavorazione, e certificazione PEFC che garantisce che il prodotto venduto, e cioè quello che arriva nelle mani del cliente finale, derivi da foreste gestite in modo responsabile e certificate come tali.

Naturalmente anche la materia prima può essere importante per capire la qualità: Pellet 1 è un prodotto 100% biologico ricavato da legno vergine di abete bianco, tramite una gestione forestale sostenibile.

Quando acquistare il pellet?

È importante sapere che i costi del pellet possono essere imprevedibili, essendo condizionate da diversi fattori climatici (le temperature medie nei mesi più freddi) e dai costi dei carburanti fossili concorrenti, in particolare il metano. Ad esempio, se l’inverno sarà freddo e il metano sarà più caro, il consumo di pellet aumenterà, e di conseguenza ne aumenterà anche il prezzo!
Il consiglio, quindi, è quello di stoccare il combustibile per tutto l’inverno.

Se non l’ha già fatto, approfitta dei prezzi estivi: sono i più convenienti! Come abbiamo già visto in questo articolo, acquistare il nostro prestagionale in questo periodo è l’ideale per ottenere il giusto rapporto qualità-prezzo!

Il vantaggio, oltre a spuntare un prezzo più competitivo, è la qualità omogenea assicurata da una stessa partita di prodotto!

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