Pellet: certificazioni HD+ e ENplus

Pellet certificazioni HD+ e Enplus

Il mercato del pellet è in continua espansione, soprattutto in un momento in cui si parla molto della necessità di adottare uno stile di vita più green. Utilizzare la stufa a pellet come metodo alternativo ai classici sistemi di riscaldamento nelle nostre abitazioni e uffici, infatti, è la scelta ecologica che rispetta l’ambiente e riduce notevolmente le emissioni di CO2.

Il pellet è un combustibile amico della sostenibilità ambientale ma è anche un modo per ottenere un vantaggio economico e ridurre i costi derivanti dal riscaldamento. Attenzione però al momento dell’acquisto: non tutti i tipi di pellet sono sinonimo di qualità.

 

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Per essere certi di acquistare un pellet di alto pregio e, pertanto, efficiente è necessario leggere con attenzione l’etichetta apposta sul sacco e verificare la presenza di almeno una delle due certificazioni che garantiscono l’acquisto del miglior pellet: HD+ e ENplus, i cui standard sono stati stabiliti sulla base della norma europea 14961-2. 

La certificazione HD+ e i suoi vantaggi

La certificazione HD e, ancor meglio, la HD+, certifica che il tipo di pellet acquistato è di ottima qualità. Infatti, questa particolare certificazione garantisce un processo produttivo molto scrupoloso, a partire dalla scelta della materia prima: solo pellet derivante da legno austriaco o tedesco.

Inoltre, il punto di forza della certificazione HD+ è il taglio dei cilindretti di pellet: questi, infatti, non hanno mai una lunghezza superiore ai 3 cm ed essendo tagliati in misura omogenea non vi è mai il rischio di trovare pezzetti e scarti di dimensioni differenti all’interno del sacco di pellet. La dimensione ideale per i cilindretti di pellet è, dunque, compresa tra i 2.5 e i 2.7 cm, con un diametro di 6 mm.

Quali vantaggi comporta questa peculiarità? Innanzitutto, la certificazione HD+ garantisce un pellet maggiormente performante, ma non solo: fa sì, infatti, che anche l’emissione di ceneri sia bassissimo e inferiore rispetto a quella della certificazione Enplus (seppur già bassa). Il residuo di ceneri di un pellet con certificazione HD+ sarà infatti dello 0,3%. Inoltre, anche il potere calorifico e il tasso di umidità saranno ottimizzati. 

Per chi volesse approfondire l’argomento HD+ è possibile guardare la prossima video recensione realizzata dagli esperti Tutorial Academy.

La certificazione EnPlus: cosa certifica 

La storia della certificazione Enplus, la più nota al mondo per garantire un pellet di qualità, ha almeno dieci anni: dalla catena di approvvigionamento alla distribuzione del pellet, Enplus certifica che tutto il processo sia svolto nel pieno rispetto di rigidi standard qualitativi. Vediamo nel dettaglio di quali si tratta.

Enplus – che può distinguersi in Enplus A1 ed Enplus A2 – ha uno schema che coinvolge circa 900 aziende in ben 46 diversi Paesi nel mondo. Ciò che Enplus certifica sono determinati requisiti tecnici del pellet quali lunghezza, diametro, durabilità meccanica e percentuale di polveri.

Tra i parametri più importanti, inoltre, ci sono il residuo di ceneri – sempre inferiore a 1 e compreso tra lo 0,3% e lo 0,7% nel caso di pellet certificato Enplus A1 – e il tasso di umidità, che invece è ≤10. 

 

Ciò a cui si deve prestare attenzione quando si legge l’etichetta del sacco di pellet di certificazione Enplus è: 

  • La corretta riproduzione del marchio Enplus
  • La presenza della sigla del Paese da cui proviene il produttore o il distributore (ad esempio IT per Italia; AT per Austria; DE per Germania)
  • Il codice dell’azienda certificata, che consiste in un numero progressivo diverso per produttore o distributore: da 001 a 299 il valore numerico identifica un produttore, mentre da 301 a 999 indicherà che si tratta del codice di un distributore
  • La dicitura “pellet di legno” e la classe di qualità della certificazione, ovvero Enplus A1 oppure Enplus A2
  • Il peso del contenuto, che in genere si aggira sui 15 kg per sacco
  • Il diametro di ciascun cilindretto di pellet (ad esempio 6 mm)
  • Le note di conservazione e uso, come “conservare in luogo asciutto” e “usare in impianti di combustione appropriati e approvati in accordo con le indicazioni del costruttore”
  • La presenza del nome del produttore o del distributore

 

Per una maggiore sicurezza e un controllo più meticoloso è da sapere che, grazie al codice identificativo assegnato dalla certificazione, ognuno dei soggetti (che siano produttori o distributori) che vantano la certificazione Enplus dev’essere consultabile al seguente indirizzo web.

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