Pellet umido? Purtroppo, è una situazione che può capitare. Sebbene sia necessario prestare sempre la massima attenzione alle modalità di conservazione dei sacchi di pellet, può capitare di commettere un errore nello stoccaggio, con la conseguenza di un eccessivo accumulo di acqua e vapore nei rivestimenti.
Il rischio a cui si va incontro? La comparsa di muffe di vario tipo, in grado di intaccare la qualità e la funzionalità del pellet, una volta nella stufa.
Ecco allora cosa fare in questi casi e alcune regole da seguire.
Come capire se il pellet è umido? I segnali da riconoscere
Se i sacchi di pellet risultassero forati o strappati, potrebbe trovarsi dell’acqua al loro interno. Spesso, infatti, si tende a conservarli in garage o in ambienti molto freddi e umidi in attesa dell’inverno e del momento del loro riutilizzo.
Capire se il pellet è umido è possibile; ci sono, infatti, dei segnali che possono risultare evidenti, come:
- la segatura che tende a sgretolarsi;
- i cilindri che appaiono più gonfi;
- una maggiore quantità di residui nel sacco contenitore;
- difficoltà di accensione nella stufa;
- una produzione superiore di sporco nella stufa stessa;
- un maggiore consumo di energia.
Ciò accade, in generale, perché l’umidità in alte percentuali rende difficile la combustione: il pellet non brucia ma tende solo a carbonizzare, divenendo così inutile e dannoso per la manutenzione e la pulizia della stufa che può vedere intasato – nel lungo periodo – il suo meccanismo di carico.
Ma il pellet ha già una naturale umidità?
La risposta è sì: il pellet presenta già un tasso di umidità, ovvero la quantità di acqua residua all’interno dei cilindri. Quando la materia prima entra nella pressa pellettatrice, la percentuale di umidità deve essere pari al 12-13%, condizione essenziale per il processo di estrusione.
Alla fine del processo di produzione, l’evaporazione e il valore ottenuto variano fra il 5% e il 10%.
Per la misurazione dell’umidità del pellet si fa riferimento alla norma UNI EN ISO 18134-1:2015 denominata Biocombustibili solidi – Determinazione del contenuto di umidità – Metodo dell’essiccamento in forno, in vigore dal 05 novembre 2015.
Dunque, è necessario valutare l’umidità presente nel combustibile, perché tanto più è umido tanto meno sarà performante. Esiste, infatti, una stretta relazione fra umidità e potere calorifico.
Pellet troppo umido: ecco cosa fare
Come asciugare il pellet umido? In primis, liberando il pellet dal sacco, la cui plastica può contribuire a trattenere l’umidità. Dopo averlo disteso, è possibile sfruttare l’azione di un deumidificatore, posto vicino ai cilindri, e far arieggiare il più possibile l’ambiente durante il giorno.
Certamente, è sempre consigliabile assicurarsi – anche dopo l’asciugatura del pellet – dell’efficienza dello stesso e, se dovesse risultare necessario, sostituirlo con del nuovo pellet, per evitare di incorrere in danni alla stufa.
Imparare a conservarlo correttamente può fare la differenza.
Come conservare il pellet in maniera ottimale per evitare umidità?
Saper conservare il pellet nel modo giusto, per escludere un aumento eccessivo del tasso di umidità è necessario: come fare?
Ecco alcuni accorgimenti:
- conservare i sacchi di pellet in un luogo asciutto e non troppo freddo;
- non deporre i sacchi per terra, ma sopra dei bancali di legno o su superfici rialzate (come un tavolo);
- evitare di poggiare i sacchi di pellet al muro;
- assicurarsi sempre che i sacchi non presentino delle forature o degli strappi;
- se posti all’esterno, sistemare i sacchi al riparo da pioggia, sole e agenti esterni;
- proteggere il pellet con un cappuccio isolante.
Ultimo consiglio?
Di fondamentale importanza è scegliere il pellet giusto, come Pellet1, che ha una percentuale di umidità pari al 5/7% ed è il nostro prodotto top di gamma. Pellet1 – come tutti i nostri prodotti – è anche trasportato con massima attenzione e con le protezioni necessarie per non intaccare in alcun modo la confezione che lo contiene.
Acquistare il prodotto migliore già in primavera/estate consente una più facile conservazione e non avere brutte sorprese al momento dell’utilizzo.