Più tracciabilità e sorveglianza, governance trasparente, nuovi parametri: dopo cinque anni il processo di revisione degli standard Enplus® è finalmente giunto al termine, portando con sé diverse novità che andranno in vigore già a partire da quest’anno.
Ma andiamo per ordine: cos’è l’ENplus®? E quali sono, invece, le principali novità in atto?
Per chi non lo sapesse ENplus® è lo schema più utilizzato in Europa per certificare l’80% del pellet in circolazione impiegato a uso domestico/premium.
Un marchio di certificazione volto ad attestare pellet di qualità che soddisfi tutti i requisiti indicati nel suo manuale, come il sacco Pellet1, il top di gamma del nostro catalogo 100% biologico e ricavato da legno vergine di abete bianco.
Le novità ENplus® dal 1° gennaio 2023
Dal 1° gennaio il vecchio manuale ENplus è stato sostituito da 3 nuovi standard di certificazione:
- ENplus® ST 1001 contenente i requisiti per le aziende
- ENplus® ST 1002 con i requisiti per gli Organismi di certificazione e di analisi
- ENplus® ST 1003 dedicato ai requisiti per l’utilizzo del marchio registrato Enplus
Ecco invece le altre novità che dovremo aspettarci.
Big bag al pari del pellet sfuso
Dal 2023 ai big bag verranno applicati requisiti analoghi a quelli del prodotto sfuso.
Sarà per questo molto importante, da parte delle aziende che rivendono big bag, ottenere la propria certificazione ENplus® per non interrompere la catena.
Nuovi parametri qualitativi
In ottemperanza alla revisione della norma tecnica ISO 17225-5 tutte le analisi condotte sul pellet dovranno prendere in considerazione tre nuovi parametri. Ovvero:
- densità delle particelle
- quantità di particelle fine grossolane
- quantità di pellet di lunghezza inferiore a 10 mm
Verifiche e tracciabilità di filiera
Per agevolare la tracciabilità lungo tutta la filiera e l’individuazione dei prodotti non-conformi, verranno introdotte delle novità fin dal packaging. Ogni sacco, infatti, dovrà riportare un numero di serie con data e linea di insacco, che consenta di risalire all’azienda che ha confezionato il pellet.
Sul fronte delle ispezioni verranno intensificate le attività di verifica annuale nelle aziende produttrici oltre ad un campionamento annuale “a sorpresa”, che verrà effettuato verso i produttori certificati e le stazioni di insacco.
All’Organismo di certificazione spetterà l’individuazione e la classificazione delle non-conformità mentre all’azienda eventuali azioni correttive sul prodotto (che andranno comunque approvate e classificate dall’Organismo).
Inoltre per accreditare ulteriormente lo schema è stato creato il “Programma per l’integrità della certificazione” che permetterà di valutare le performance degli Organismi, mentre gli istruttori dovranno provare la propria conoscenza del settore forestale attraverso specifici corsi di formazione e workshop Enplus®.
Termine per la transizione
I nuovi standard sono entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2023 e di conseguenza tutti i certificati emessi dopo tale data dovranno essere conformi ai nuovi requisiti.
Le aziende già in possesso di vecchia certificazione avranno tuttavia la possibilità di conformarsi ai nuovi requisiti entro il 1° gennaio 2024 nel corso della successiva ispezione periodica.
Iva sul pellet ridotta al 10%
La revisione degli standard in vigore dal 1° gennaio 2023 – come abbiamo visto – mira a fornire più tutele sulla qualità del prodotto finale grazie a nuovi parametri, maggiore tracciabilità e sorveglianza.
Ma non si tratta dell’unico cambiamento importante riguardo il pellet.
Come avevamo spiegato in un precedente articolo, il 2023 segna infatti una svolta cruciale anche dal punto di vista dei costi. L’emendamento approvato alla legge di bilancio 2023 ha comportato una sostanziale riduzione dell’IVA del pellet dal 22% al 10%.
Una legge voluta e sostenuta da AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali – per combattere il rincaro dei prezzi del pellet negli ultimi anni. Grazie alla riduzione sull’IVA, infatti, sarà possibile risparmiare il 12% sull’acquisto di pacchi e prodotti sfusi.
Un’occasione per fare scorta per i prossimi mesi, magari puntando a prodotti certificati e di qualità come il pacco Pellet1.